omaggio ad antonio rezza

non saprei spiegare in termini chiari chi è Antonio Rezza. sento però un grande bisogno di farlo conoscere a chi ancora non l’ha mai visto all’opera.
quindi ho deciso di utilizzare le sue parole per presentarlo, raccogliendo una manciata di frasi estrapolate dalle due interviste della Bignardi.

"penso che l’autore sia il male dell’opera"

"ai miei spettacoli ridono… non so perchè.. sto tentando di capirlo da anni"

"il servilismo è grave anche verso se stessi"

"non diventerò mai cosi intelligente da bestemmiare in diretta"

"la censura vera è quella che non lascia traccia"

"il problema di grillo è che riconosce l’istituzione come valida, non propone l’abbatimento dell’istituzione, propone un cambiamento. io non credo nelle istituzioni.l’anarchia non è una soluzione..ma questo non è l’unico mondo possibile da vivere. non sta a me trovare soluzioni, non faccio il guaritore, analizzo, faccio il filosofo, sui palchi, con il corpo, senza parola non mi abbasso a dettare le regole della comprensione"

"credo che si debba conquistare una malinconia talmente forte che poi… io sono abbastanza malinconico.. per me l’unico interesse è ridere.finchè ci sarà da ridere io potrò vivere. mi piace molto il ridere, perchè è il risultato di una malinconia inguaribile, definitiva, che mi porta poi a questa apertura fondamentale veverso la risata, l’ironia feroce"

"adesso ho perso ogni speranza.sono votato ad una sana disperazione,non credo che la speranza possa aiutare l’uomo, da giovane invece avevo parecchie speranze. la speranza deriva da una coscienza religiosa, quindi è reazionaria. c’era un periodo in cui pensavo che il principale nemico fosse la religione, ora penso che il nemico principale sia in ogni sua manifestazione lo stato democratico, quindi ho altre ambizioni, voglio demolire altre cose"

"io non credo nel potere, non do alcun potere al potere, non lo riconosco in nessuna sua manifestazione"

"la parola ‘pizza’ mi ricorda il posto dove vivo e quindi mi ricorda le mie origini.sono contrario ad ogni tipo di provenienza. la prima cosa che dovrebbe fare una persona è scappare, da dovunque nasca, perchè poi il paese dove vivi ti da una padronanza linguistica che ti impedisce di capire che devi andare altrove: quindi ‘pizza’ mi fa venire in mente ce non sono ancora andato altrove"

"chi è il nuovo ministro della cultura?"
"beh non avendo cultura in italia non credo che ci sia un ministro"

un paio di video:

l’orrore di vivere

troppolitani 

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