il mestiere più vecchio del mondo


Immaginate un’italia in cui non è che non ci resti che piangere: non ci resta che affidarci (in ordine sparso) alla Prestigiacomo, alla Mussolini, alla Santanchè e nientemeno che a Maroni. si si, proprio lui, in persona, che si dichiara a favore dell’apertura di quartieri a luci rosse.
"Personalmente io sono favorevole alla proposta formulata da Daniela Santanchè. Credo che bisognerebbe creare quartieri a luci rosse. In questo modo si garantisce il controllo sanitario e si tutelano i cittadini. Sgomberare le strade non serve a nulla. Si tratta comunque di una questione complessa, la decisione di non trattare questa materia nel pacchetto non è casuale. C’è bisogno di una riflessione ampia e condivisa".
(da un’intervista al corriere della sera)

Berselli, coautore (con Vizzini) di un emendamento che definisce "soggetto pericoloso per sicurezza e moralità chi vive del provento della propria prostituzione e venga colto nel palese esercizio di detta attività" afferma di trovare un po’ complicata l’idea del quartiere a luci rosse. e continua dicendo che il mestiere più vecchio del mondo non lo si potrà certo debellare con una legge. ma "basta con lo scempio nelle pubbliche vie, con grande disagio di chi altro ci vive, o con l’imbarazzo di certi spettacoli davanti a bambini e minori".
beh certo, i bambini e i minori saranno al sicuro nelle loro casette davanti alla nostra televisione così pregna di principi morali, cultura e sobrietà (questa curiosa parola tanto cara alla Carfagna).
"Nessuna espulsione – sottolinea ancora Berselli – perche’ se si tratta di prostitute clandestine queste vengono espulse in quanto clandestine non in quanto prostitute, se invece si tratta di straniere regolari o italiane, queste dovranno sottostare al foglio di via, che se non osservato prevede al massimo l’arresto fino a 6 mesi. Lo dico con chiarezza, una sanzione all’acqua di rose, che pero’ voleva sollevare un problema ed iniziare a risolverlo. Invece e’ venuto giu’ un diluvio".

nel frattempo, il presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno ha ipotizzato l’introduzione del reato di prostituzione (oggi non previsto dal nostro codice) includendo la correita’ per il cliente in flagranza.

Per Maurizio Gasparri, noto uomo di cultura, la cosa necessaria è "mettere fine a questo sconcio, ma con una discussione ordinata e non estemporanea".

Per Mara Carfagna, nota per il suo longevo impegno politico e la sua integrità morale, "lo spirito dell’emendamento Berselli-Vizzini è apprezzabile" ma "occorre una riflessione seria per capire se esso sia lo strumento più efficace per risolvere il problema". E assicura che "il Governo riuscirà a esprimere una posizione condivisa prima che l’emendamento sia discusso in Senato".

per commentare queste dichiarazioni riporto una descrizione del telegiornale ad opera di Sabina Guzzanti in una puntata di anno zero:
il telegiornale ci spiega qualunque cosa stia succedendo in questi termini: scontro tra opposizione e maggioranza sul decreto legge piripicchio detto ‘legge brodo’. approfndimento: vedi il servizio, lo speaker ripete la stessa identica cosa, poi dà la parola ai politici.
il premier dice: "ci vuole compatezza"; i ds dicono: "difficoltà ma non drammatizzare"; la margherita dice: "un passo avanti ma senza strappi"; rifondazione dice: "è una legge per indebolire i ceti già indeboliti"; Di Pietro: "una vergogna nel caso in cui…"; i radicali: "una vergogna, punto"; forza italia chiede le dimissioni del premier; alleanza nazionale dice che è una legge che favorisce i clandestini; la lega: "è una legge criminale"; l’udeur: "è una trappola"; l’udc: "ancora una volta si impedisce la crescita del paese".
questo collage demenziale lo chiamano informazione.
ora tu ti aspetti che tornino in studio e ti spieghino di che cavolo stanno parlando ma nessuno te lo spiega.

per coloro che ancora nutrono fiducia nella buona fede di questi provvedimenti, credendo che siano volti alla protezione delle donne sfruttate, vorrei ricordare che questo stesso governo, nel decreto fiscale varato dall’esecutivo per coprire la detassazione dell’ICI, ha previsto anche alcune decine di “colpi di forbice”, tra cui ben 20 milioni di euro di tagli al Fondo contro la violenza alle donne. Ovvero: molti meno soldi ai centri antiviolenza che in Italia si occupano di dare protezione e un tetto a donne sole, ragazze-madri maltrattate, con bambini piccoli

ma come con grande saggezza ha commentato il mio caro amico Mattia: "beh ma è giusto Flo, se non pago più l’ICI, non sono più incazzato, e quindi quando torno a casa la sera non picchio mia moglie".

in chiusura: Vladimir Luxuria, intervistata da Daria Bignardi, alla domanda "chi guadagna di più, una trans che si prostituisce o un politico?" rispose: "dipende da chi si prostituisce di più".

 

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