La democrazia consiste nello scegliere i vostri dittatori, dopo che loro vi hanno detto quello che pensate di voler sentire (A.Coren)

Thomas HammarbergThomas Hammarberg è commissario per i Diritti Umani del Consiglio D’Europa (organizzazione che promuove la protezione della democrazia) dall’aprile del 2006, quando è succeduto ad Alvaro Gil-Robles. è stato segretaro generale del Centro Internazionale Olof Palme e di Amnesty International. 

che ne pesa della rigidità che è stata adottata nella direttiva di rimpatrio di immigrati clandestini che cerca di armonizzare la legislazione dell’unione europea?
– penso che sia necessario armonizzare le norme sull’immigrazione,ma che questo vada fatto prendendo come riferimento il livello più alto di rispetto dei diritti umani
– cos’è che la inquieta del progetto di questa direttiva?
– sono preoccupato perchè prevede detenzioni fino a diciotto mesi: è un periodo troppo lungo se pensiamo che in vari paesi il tempo di detenzione è minore, come in francia, che è di trentadue giorni. per identificare una persona ed il suo paese di orgine sono necessarie poche settimane. la detenzione deve essere utilizzata solo quando si commette un crimine, non per mancanze ammnistrative
– pensa che la direttiva sarà migliorata in parlamento?
penso che la direttiva non sarà adottata perchè abbassa la protezione dei diritti umani.penso che bisognerebbe assicurare una vera graranzia da parte dei giudici e una vera protezione per i minori
– crede che il Consiglio D’Europa potrebbe influire di più sul parlamento?
sui temi europei cerchiamo di agire sui tre livelli: Consiglio, Commissione e Parlamento, perchè sono interrelazionati. nel caso della Commissione, l’ex commissario Frattini (attuale ministro dell’interno in Italia)se n’è andato, e con il nuovo commissario francese, Jacques Barrott, ancora non ho parlato
– che cosa si aspetta dal parlamento europeo?
il progetto iniziale della commissione era più ‘soft’, era previsto un tempo massimo di detenzione di sei mesi. durante il processo, il parlamento ha reso la direttiva più severa. credo che dovrò lavorarci un po’ per convincere il parlamento a concentrarsi sul punto di vista dei diritti umani.
– stando al progetto della direttiva il controllo giudiziario sulla detenzione non è più entro tre giorni, ma "il prima possibile",invocando l’articolo 5 della Convenzione europea sui diritti umani del Consiglio d’Europa.
 
– l’articolo 5 della Convenzione si occupa di materia penale, ma gli immigrati non sono criminali, questa è la differenza
– che ne pensa delle dichiarazione di Frattini a questo proposito?
ho scritto personalmente al governo italiano: credo che i politici non dovrebbero infiammare queste situazioni per provocare nuovi atti di xenofobia
– la detenzione massima di diciotto mesi è quello che si prevede in germania. altri nove paesi autorizzano che sia illimitata
anche se ci sono 9 paesi con tempo illimitato, non vuoldire che questa sia effettivamente o debba essere la pratica. penso che sei mesi già siano un periodo molto lungo

[traduzione dell’intervista di Andreu Missè a Thomas Hammarberg, pubblicata su EL PAIS dello scorso 21 maggio] 

 

Quel decreto non s’ha da fare assicura Thomas Hammarberg,
commissario per i diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa (organizzazione che
non ha nulla a che fare con la UE, ma che comprende il Tribunale europeo per i
diritti umani). Hammarberg, 66enne svedese, un passato come ambasciatore per gli
aiuti umanitari del suo paese, quindi alla guida di Save the children e di
Amnesty internazional, è lo specchio della tradizione diplomatica scandinava:
toni pacati e concetti forti. Ha in programma una visita in Italia, forse a
settembre, per tastare con mano lo stato dei diritti umani nel Belpaese.

– Cosa le sembra il decreto sicurezza?
– ciò che ho letto sulla stampa va chiaramente contro tutti i progressi realizzati
in uropa negli ultimi anni sul terreno del rispetto minoranze. Sono attonito e
sarebbe necessario che i leader politici si alzassero in difesa delle minoranze,
per spiegare il valore della diversità, invece di colpirla.

– Lei si occupa del problema dei rom in Europa, come
spiega questa violenza ora in Italia?
– Non posso speculare sul perchè la gente reagisca in questa
maniera, ma è certo che bisogna focalizzarsi di più sul come prevenire la
xenofobìa. Secondo la nostra esperienza è fondamentale la posizione dei leader
politici. Durante la campagna elettorale i politici non dovrebbero cercare di
guadagnare voti cavalcando la paura, l’insicurezza e criminalizzando determinati
gruppi di persone. Ora consiglio che i politici facciano distinzioni tra le
persone e i gruppi, perchè ci sono persone che commettono crimini, ma non interi
gruppi che lo fanno
.

– In Italia però il governo sta facendo esattamente il
contrario, propone un commissario per i rom. Cosa ne pensa?
E’ un’idea molto inquietante. La polizia agisce in indaga
sulla base di un crimine, non su quella di un gruppo etnico. Perchè non abbiamo
un commissario per i crimini commessi da chi ha i capelli rossi o dalle donne.

E’ una stranissima divagazione sul concetto di giustizia. Al tempo stesso questo
è un segnale del fatto che la situazione è focalizzata sui rom. Ed è vero che ci
sono persone rom che commettono crimini, ma non tutti i rom commettono crimini.
Bisogna informare, educare la gente che la maggior parte dei rom non lo fa, è
fondamentale in ogni società democratica: ogni generalizzazione è pericolosa. E
se non si bloccano le generalizzazioni non bloccheremo mai le tendenze xenofobe.

– Un’altra idea del governo è quella di creare il delitto
di immigrazione clandestina.
– E’ vero che bisogna provare a dissuadere le persone
dall’emigrare, ma con misure positive o equilibrate. Criminalizzare chi cerca di
entrare in un paese è assolutamente sbagliato, non è in linea con gli standard
internazionali dei diritti umani[…]

[parte dell’intervista di alberto d’argenzio, pubblicata sul IL MANIFESTO del 16 maggio 2008]

 
 

os invito a leer una intervista a Thomas Hammarberg, de Andreu Missè, publicada en EL PAIS del 21 de mayo, sobre el tema de la inmigraciòn y de una directiva europea que se vuelve mucho màs estricta.
he publicado ademàs una intervista al mismo, de Alberto D’Argenzio, publicada en el periodico italiano IL MANIFESTO del 16 de mayo. la traducirè en español lo màs pronto posible.

"la democracia consiste en elegir vuestro dictadores, despues que ellos os ha dicho lo que creeis de querer oir" A.Coren 

 


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2 Responses to La democrazia consiste nello scegliere i vostri dittatori, dopo che loro vi hanno detto quello che pensate di voler sentire (A.Coren)

  1. AlexM says:

    Your blog is interesting!
    Keep up the good work!

  2. luca says:

    interessante il tuo blog. tornerò sicuramente a farti visita, non sia mai che impari anche lo spagnolo…

    grazie per il prezioso commento al mio blog.

    a presto,
    Luca

    http://www.lucasappino.com

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